Peeling chimico
Il peeling chimico è la pratica di esfoliare gli strati superficiali (ma anche medi e in alcuni casi anche profondi) per rimuovere la superficie, è in uso da molti anni nella Medicina Estetica.
Vi sono numerose sostanze con ph e concentrazioni diverse che agiscono allo scopo di esfoliare (acido glicolico, salicilico piruvico mandelico, TCA tricoloroacetico ecc.), e con diverse caratteristiche e selettività di azione.
La procedura del peeling chimico consiste, dopo opportuna detersione e preparazione della cute, nell’applicare sostanze selezionate in base al caso da trattare e dopo aver ottenuto l’end point nel tamponare ed asportare la sostanza stessa.
Successivamente si applicheranno sostanze lenitive, e per tutto il decorso post trattamento è raccomandata un’adeguata protezione solare.
Con l’utilizzo dei Laser frazionati per il “Resurfacing” e della Microdermoabrasione si tende ad usare i peeling con meno frequenza rispetto agli anni passati, in quanto per ogni sostanza chimica applicata c’è un potenziale rischio di intolleranza o allergia individuale verso la sostanza stessa.
Di recente introduzione sul mercato il prodotto PRX-T33 è particolare per la combinazione di due acidi più il perossido di idrogeno (che consente di ottenere il rinnovamento della cute e anche la rigenerazione di fibroblasti e collagene, con attività soprattutto nella zona di collo e decolleté).
Essendo che ogni caso particolare presenta delle caratteristiche individuali, è importante la possibilità di combinare le varie metodiche in modo da ottenere un protocollo personalizzato efficace.